Newsletter GEECCO UNIRC
progetto finanziato dal programma di ricerca e
innovazione Horizon 2020 dell'Unione Europea
Grant agreement No 741128
Newsletter GEECCO UNIRC
N.19 del 15/03/2021
Sommario
- Editoriale
- Il GEP della Mediterranea articolo per articolo
- Promuovere le pari opportunità nelle scienze
- Il genere nella ricerca
- Best Practices
Sulla questione di genere nel mondo universitario italiano - Il Consiglio Universitario Nazionale ha pubblicato il 17 dicembre scorso un rapporto (https://www.cun.it/provvedimenti/sessione/278/analisi_e_proposte/analisi-e-proposta-del-17-12-2020) che mette in evidenza la disparità esistente nell'università italiana tra uomini e donne, in particolare nei gradi più alti della carriera accademica.
Come era da attendersi, il divario è apparso particolarmente grave nelle discipline dell'area STEM (science, technology, engineering and mathematics), ma riguarda anche i campi della medicina, giurisprudenza ed economia, dove la sostanziale parità fra i generi nei ruoli iniziali (e precari) di carriera che non si conserva nelle posizioni più avanzate, quelle dei professori associati e ordinari.
Il rapporto si conclude con un elenco di pratiche specifiche che potrebbero essere introdotte nel sistema universitario al fine di colmare il divario:
- Promuovere fra le donne, con mirate politiche di orientamento, anche finanziate con bandi specifici, la scelta delle discipline che vedono una prevalenza maschile;
- promuovere, tra gli uomini, la scelta di quei percorsi universitari che oggi vedono una prevalenza femminile;
- promuovere politiche atte a favorire una più precoce entrata in ruolo;
- prevedere sistemi di valutazione delle esperienze lavorative (concorsi, passaggi di livello, scatti stipendiali) che considerino la partecipazione di uomini e donne al lavoro di cura, incentivare congedi parentali per uomini e prevedere orari e organizzazione del lavoro che favoriscano la conciliazione dei tempi di vita con quelli del lavoro per uomini e donne;
- assicurare il reinserimento lavorativo delle donne dopo la maternità;
- incentivare, nei bandi di ricerca, la parità di genere sia in relazione alla composizione dei gruppi partecipanti sia in riferimento ai proponenti;
- assicurare pari rappresentanza nei corpi decisionali (ad esempio, Giunta di Dipartimento, Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione) anche con misure di premialità agli Atenei che la attuano;
- promuovere la partecipazione paritaria di relatori e relatrici agli eventi organizzati dall’Università (seminari, convegni, conferenze);
- redigere il bilancio di genere che analizzi e valuti, in ottica di genere, le scelte politiche e gli impegni economico-finanziari dell’Università, curandone il monitoraggio, la valutazione e la disseminazione dei risultati e, sulla base dell'esito dell'analisi, adottare un piano di equità di genere;
- introdurre, tra gli indicatori legati al finanziamento premiale delle università, parametri che promuovano la parità di genere, in particolare per quanto riguarda il reclutamento e le carriere del personale;
Utilizzare un linguaggio rispettoso del genere, da adottare in tutti mezzi di comunicazione di tutti gli organi universitari e creare, all’interno di ogni Università, un gruppo di monitoraggio e sensibilizzazione sul tema, con potere di richiedere la revisione di documenti.
2. Il GEP della Mediterranea articolo per articolo
Obiettivo B.1: Valorizzare le Attività di Ricerca
Azione B.1.2: Virtual Office per la Ricerca
Descrizione:
A completamento dell’azione precedente viene istituito un ufficio virtuale per il mentoring alle giovani generazioni di dottorandi/dottorande e ricercatori/ricercatrici su tematiche inerenti la ricerca e la produzione scientifica. Nello svolgimento di tale attività verrà prestata particolare attenzione alle categorie sottorappresentate nella comunità accademica della Mediterranea (generalmente costituita dalla categoria delle donne, come risulta dalle relative statistiche dal 2015 ad oggi) al fine di dare a tutte le componenti della Mediterranea eguali opportunità di carriera.
Tempistica:
- M04-M36
Soggetti coinvolti:
- Delegato/Deleqata del Pro Rettore/Rettrice per la Ricerca.
3. Promuovere le pari opportunità nella scienza
Secondo una recente analisi prodotta dall’Elsevier sulla produzione scientifica delle donne ricercatrici (https://www.elsevier.com/connect/gender-report), negli ultimi anni si registra un progressivo miglioramento verso la parità di genere in questo ambito.
In particolare lo studio evidenzia che:
- in tutti i paesi considerati (EU28) il rapporto autrici donne/autori uomini, valutato negli ultimi 5 anni, è più vicino all’unità di quanto non lo fosse una decade fa;
- Gli uomini sono prevalenti fra gli autori con una lunga storia di pubblicazioni, mentre le donne sono più numerose fra gli autori con una storia più breve;
Il rapporto, intitolato “The Researcher Journey Through a Gender Lens” conclude che, sebbene la presenza delle donne nella ricerca sia in progressivo aumento, le ineguaglianze ancora persistono soprattutto in alcuni settori (STEM). I dati dimostrano quindi che ulteriori sforzi sono necessari per garantire il raggiungimento delle condizioni di uguaglianza e pari opportunità in termini di numero di pubblicazioni, citazioni, assegnazione di fondi e collaborazioni scientifiche.
Questa è la sezione della Newsletter dove proponiamo due Best Practices tra quelle messe in atto nelle università e enti di ricerca italiani. Un elenco di Best Practices è anche accessibile nell'ominima sezione del nostro sito (http://geecco.unirc.it/index.php/best-practice).
Università "Federico II" di Napoli - Nuovo Corso MOOC "Eguaglianza di genere e contrasto alle discriminazioni nelle università" (link)